20 / 08 / 2025 / Sin categoría

Classificazioni di resistenza al fuoco per elementi di compartimentazione

Quando si sviluppa un piano completo di protezione antincendio per qualsiasi edificio, è essenziale comprendere le caratteristiche dello spazio e i rischi presenti in ciascun caso. Questo consente di progettare una strategia su misura, con i sistemi e i componenti più adeguati, dotati delle corrette classificazioni di resistenza al fuoco per ogni applicazione.

Ma sai davvero cosa intendiamo con resistenza al fuoco? In questo articolo vengono spiegati gli aspetti chiave di questo concetto e cosa bisogna considerare per una protezione passiva contro l’incendio efficace nel tuo edificio.

Cosa imparerai in questo articolo?

Che cos’è esattamente la resistenza al fuoco?

Anche se spesso viene confusa con la “reazione al fuoco”, è importante comprendere che si tratta di due caratteristiche distinte (ma ugualmente importanti) nel campo della protezione antincendio.

La norma UNE EN 13501-1 definisce la “reazione al fuoco” come:
“La reazione al fuoco, da non confondere con la resistenza al fuoco, si riferisce alla capacità di un prodotto o elemento di contribuire o meno allo sviluppo dell’incendio.”

La norma UNE EN 13501-2 definisce invece la “resistenza al fuoco” come:
“Capacità di un elemento di soddisfare, per un periodo di tempo definito, la stabilità al fuoco, l’integrità, l’isolamento termico e/o altre funzioni richieste, come specificato nella norma di prova.”

Ora che conosciamo entrambi i concetti, passiamo a una domanda fondamentale…

Come viene classificata la resistenza al fuoco nei sistemi di compartimentazione?

Durante la valutazione della resistenza al fuoco in un sistema di compartimentazione, è fondamentale considerare le diverse classificazioni in uso nel settore.

La vecchia normativa spagnola distingueva solo due categorie: RF e PF. Tuttavia, con l’introduzione della norma UNE EN 13501-2 a livello europeo, i criteri e le terminologie sono stati armonizzati tra i vari paesi.

Secondo questa normativa, riconosciamo oggi tre principali classificazioni applicabili alle barriere antincendio e agli elementi di compartimentazione:

E (Integrità)

Questa categoria include barriere in grado di impedire il passaggio di fiamme, fumo o gas dal lato esposto al fuoco a quello non esposto. Questo contenimento aiuta a evitare la propagazione dell’incendio verso le aree adiacenti e protegge i materiali lontani dal punto di ignizione.

EI (Integrità + Isolamento termico)

In questa classificazione, i prodotti non solo bloccano la propagazione di fiamme, fumo e gas, ma impediscono anche la trasmissione del calore. Agiscono come isolanti termici, impedendo alle alte temperature di raggiungere le zone vicine e prevenendo così l’innesco secondario e i danni alle persone.

EW (Integrità + Ridotta irradiazione termica)

Gli elementi classificati EW offrono contenimento delle fiamme e limitano anche la radiazione termica. Una barriera soddisfa questa classificazione se il flusso radiante non supera 15 kW/m2 a un metro dal lato non esposto. Questo riduce il rischio di combustione dei materiali vicini, anche se le persone possono comunque essere esposte a temperature elevate.

Cosa significa EI 120? A cosa si riferiscono i numeri accanto a ogni categoria?

Ogni classificazione tra quelle descritte è generalmente accompagnata da un numero. Comprendere questo valore è fondamentale. Indica il tempo durante il quale il sistema mantiene le sue prestazioni in caso di esposizione al fuoco, sia contro fiamme, calore o irraggiamento.

Prima della commercializzazione, i prodotti vengono sottoposti a prove di resistenza al fuoco standardizzate per determinarne le prestazioni. Il valore numerico rappresenta i minuti per cui l’elemento mantiene le sue proprietà di resistenza al fuoco. Un numero più alto indica una maggiore durata di protezione.

Questo evidenzia quanto sia importante comprendere le classificazioni di resistenza al fuoco nella scelta delle soluzioni di protezione antincendio. Solo così possiamo garantire che il sistema scelto sia adeguato alle caratteristiche, alle esigenze e all’attività dell’edificio.

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Riferimenti