FAQ

  • La settorizzazione degli incendi può essere realizzata, tra l’altro, attraverso:

    • Cortine tagliafuoco: sistemi tessili mobili progettati per garantire integrità, isolamento e basso irradiamento, in ogni caso, oltre all’impermeabilità al fumo.
    • Barriere per il controllo dei fumi: progettate per canalizzare, contenere e/o impedire la propagazione dei gas generati in caso di incendio.
  • Un settore antincendio è uno spazio o un’area di un edificio compartimentato rispetto al resto per mezzo di elementi costruttivi di delimitazione resistenti al fuoco.
    La settorizzazione di incendi tiene sotto controllo il fuoco e il fumo, impedendo che si diffondano nel resto dell’edificio ad alta velocità. I rischi nelle attività di estinzione di incendi sono ridotti al minimo, consentendo una maggiore visibilità e facilità di accesso all’area interessata, si evita la trasmissione di particelle di fumo nocive, si riducono i maggiori danni strutturali, riducendo i successivi costi e si ottiene un’evacuazione in condizioni migliori.

  • Sono schermi tessili, fissi o mobili, progettati per canalizzare, contenere e/o impedire la propagazione dei gas generati in caso di incendio. Il loro scopo principale è quello di contenere i gas in aree chiamate serbatoi di fumo, o di spostarli in specifiche aree di evacuazione.

  • Tenendo conto di quanto segue:

    • Dimensioni massime certificate secondo la norma EXAP EN 15269-11.
    • Installazione durante la prova di resistenza al fuoco secondo la norma EN 1634-1 (capacità di resistenza all’attacco diretto al fuoco degli elementi strutturali (cassone e guide laterali).
    • Chiusura controllata e sicura per gravità certificata secondo la norma EN 14600.
    • Necessità di incorporare un sistema con Funzione di Emergenza nel caso in cui qualcuno rimanga intrappolato al centro dell’incendio.
  • Viene misurata in base ai seguenti parametri (o loro combinazione):

    • R – Capacità Portante. Capacità dell’elemento costruttivo di resistere meccanicamente, senza perdere le sue proprietà strutturali.
    • E – Integrità. Capacità dell’elemento costruttivo di impedire il passaggio del fuoco e dei gas caldi in una zona non interessata dall’incendio.
    • I- Isolamento. Capacità dell’elemento costruttivo di impedire l’aumento della temperatura sul lato non direttamente esposto al fuoco.

     

    Generalmente questa classificazione è seguita da un numero che indica il tempo in cui questi parametri sono soddisfatti.

    • EN 1634-1 PROVA DI RESISTENZA AL FUOCO: specifica il metodo di prova da seguire per determinare la resistenza al fuoco delle cortine tagliafuoco come sistema di compartimentizzazione degli incendi.
    • EN 13501-2 CLASSIFICAZIONE DI RESISTENZA AL FUOCO: definisce una procedura armonizzata per la classificazione della resistenza al fuoco delle cortine tagliafuoco.
    • EXAP EN 15269-11 ESTENSIONE DI APPLICAZIONE DEI RISULTATI DELLA PROVA: estendere le dimensioni provate delle cortine tagliafuoco durante la Prova di Resistenza al Fuoco secondo la norma EN 1634-1 a dimensioni maggiori.
    • EN 14600 PROVA DI DURATA E AUTOCHIUSURA: requisiti e metodi di conformità necessari per dimostrare la capacità di una cortina tagliafuoco di coprire l’intero ciclo di vita del sistema.
    • RAPPORTO TECNICO DI IDONEITÀ: Verifica che tutti i componenti e le caratteristiche delle cortine tagliafuoco adempiano alla funzione che è loro richiesta come sistema di compartimentazione di incendi complessa e non convenzionale.
    • APPLUS + FIRE SAFETY CERTIFICATION: certificazione volontaria per garantire che la qualità e le prestazioni delle cortine tagliafuoco valutate durante le prove siano costantemente mantenute nel tempo attraverso controlli periodici di fabbrica.
    • Regio Decreto 2267/2004 che approva il Regolamento sulla sicurezza antincendio negli stabilimenti industriali (RSCIEI).
    • Regio Decreto 314/2006 che approva il Codice Tecnico dell’Edilizia (CTE).
Vi interessano le cortine tagliafuoco e le barriere al fumo?